Ho iniziato questo blog per parlare del mio lavoro e condividerlo con altre persone. Il mio target sono sia i professionisti del campo educativo, sia le famiglie.
Parlo di come sto lavorando su me stessa per costruirmi una figura professionale, che mi renda felice e soddisfatta di quello che faccio: in un settore difficile, dove il riconoscimento è scarso, ma le competenze richieste sono alte. Nel mio caso, in questo momento, il contesto lavorativo è la famiglia. Non sono mai stata interessata a lavorare in ambienti istituzionali; ritengo sia più stimolante entrare nel mondo da cui il bambino proviene, viene educato e amato. Intorno a tutto ciò si svolgono dinamiche complesse che comprendono la parte emotiva, comunicativa e che abbracciano tutti i componenti della famiglia. Pensiamo alla fase in cui un bambino sta entrando nella tanto temuta pre adolescenza e alle situazioni che si creano all’interno dello spazio casalingo. Il pre adolescente vive una fase di profonda trasformazione, influenzando anche le persone che gli sono attorno, che devono tarare comportamenti e attegiamenti, senza dimenticare gli stati umorali di cui sono impregnati.
Mi piace pensarmi lì con loro a supportarli, a dare uno sguardo terzo, ad analizzare da esterna il momento, a dare un rimando significativo su ciò che sta accadendo.
Oppure semplicemente essere lì per ascoltare e accogliere, perchè il mio è un lavoro di confini sottili, dove entrare in punta di piedi o aspettare di essere inviata ad entrare.
Rispetto è la parola chiave della mia attività: rispetto per i tempi, per le emozioni, per la cultura familiare in generale. Rispetto per l’unicità della persona.